Percorsi contro la povertà educativa in otto scuole di Catania e Misterbianco
Sudisti Italiani. Percorsi contro la povertà educativa. Oppure: aggiungere un po’ di pepe nelle vite di bambini e bambine, dentro e fuori dalla scuola. Anche per questo è stato chiamato così, Pe.P.E., il progetto che tra novembre 2022 e novembre 2025 ha animato otto istituti scolastici (scuole primarie e secondarie di primo grado) di Catania e Misterbianco, coinvolgendo centinaia di studenti e nove organizzazioni del terzo settore. Promosso dall’Agenzia per la coesione territoriale, Pe.P.E. ha lottato contro la dispersione scolastica promuovendo un modello di educazione integrata fra scuola e territorio.
Il progetto è stato realizzato dal Consorzio di cooperative sociali Il Nodo (capofila), insieme ai Comuni di Catania e Misterbianco, alla cooperativa Prospettiva, Mani Tese Sicilia Ets, Federazione Mani Tese Ets, associazione culturale Clatù, Asd Vulcano Etna Rugby, Ex DucoLab, Fondazione Lamberto Puggelli e Compagnia Zappalà Danza. Un elenco di partner necessario per proporre attività diverse e coinvolgere i partecipanti dall’inizio alla fine.
Tra le azioni principali, laboratori artistici e sportivi condotti da professionisti; sportelli psicopedagogici attivi negli istituti; percorsi di formazione congiunta tra docenti ed educatori; e attività di sostegno alla genitorialità. Il principio che ha guidato il progetto Pe.P.E. è stato: consolidare una rete educativa territoriale, capace di mettere insieme la didattica formale (quella frontale, in aula, dentro scuola) con quella informale (fuori, facendo sport, danzando, discutendo). Un modo per imparare il proprio valore, il rispetto di sé e degli altri, l’importanza del benessere individuale e collettivo. Tutte “competenze” che generano miglioramenti sociali nel lungo periodo.
Arti circensi, teatro-danza, yoga per i genitori, percorsi di avviamento alla cittadinanza attiva, letture animate, rugby. Ma anche lezioni di strumenti musicali, laboratori di arti grafiche e riciclo, e semplice “dopo scuola”. Tutto per arginare la dispersione scolastica, il dramma silenzioso che in Sicilia, e nel capoluogo etneo, allontana dall’istruzione troppe e troppi bambine e bambini.
Le scuole coinvolte sono state: l’istituto omnicomprensivo Pestalozzi, gli istituti comprensivi Dusmet, Italo Calvino, Francesco Petrarca, Pitagora, XX Settembre, Guardo-Quasimodo e Mario Rapisardi.